La trentesima rappresentazione della Natività é dedicata a Maria, la madre di Gesù. L’ispirazione viene anche dalla recente Beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, profondamente devoto alla Madonna.
A destra della Natività è riprodotto un fabbricato utilizzato da una famiglia: in primo piano emergono due figure femminili a ricordo dell’incontro di Maria con Elisabetta.
L’edificio sacro riprodotto nella scenografia vuole ricordare l’episodio della presentazione di Gesù al Tempio in occasione della quale Simeone prevede il dolore di Maria per la morte del Figlio.
L’intera scenografia del Presepe si ispira ad un genere iconografico tradizionale. Inserita nei luoghi in cui storicamente si è svolto il sacro evento, la scena principale è definita da elementi che riproducono le architetture ed i luoghi tipici del paesaggio palestinese e spaccati di vita quotidiana.
A sinistra della Natività sono ricostruiti un tempio e alcune abitazioni. In una di queste la disposizione e la scelta delle statue rimandano al lieto annuncio della nascita a Maria da parte dell’angelo Gabriele.
A destra della Natività è riprodotto un fabbricato utilizzato da una famiglia: in primo piano emergono due figure femminili a ricordo dell’incontro di Maria con Elisabetta.
La rappresentazione è stata completata con i tradizionali personaggi provenienti dal Presepio allestito nel 1842 da San Vincenzo Palloti nella Basilica di Sant’Andrea della Valle.
Alla destra del Presepe svetta l’albero di Natale, dono della Repubblica dell’Ucraina. Si tratta di un abete rosso, proveniente dalla regione della Zakarpattia, alto circa 30 metri .
Come ogni anno, i Serivizi Tecnici del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano hanno curato il progetto e la realizzazione del Presepio e l’allestimento dell’Albero di Natale.
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