Oggi
abbiamo voluto celebrare la nostra Beata
Madre Giuseppina Vannini insieme ai disabile del centro di San Camillo e ai
volontari.
La
celebrazione Eucaristica e’ stata celebrata da P. Akaki direttore del centro, insieme
a Lui concelebravano P. Paolo superiore della comunità e P. Zigmun, la cerimonia
si e’ svolta nella semplicità.
P.
Akaki iniziava l’omelia dicendo che il vangelo di oggi ci indicava dove
possiamo trovare Dio. Lo possiamo trovare nel volto del fratello e in modo
particolare nel malato. Noi sappiamo che Dio esiste che a creato il mondo, noi,
tutto per amore, non possiamo pensare che Dio ci a creato e ci a dimenticato
perche ha da fare, no! Dio ci pensa sempre siamo per Lui i suoi figli i più
cari, per questo a mandato Gesù Lui ci a insegnato che Dio e’ padre.
Come San Camillo che con viva fede vedeva nel
malato lo stesso Cristo anche la Beata Madre Giuseppina Vannini seguendo
l’esempio di san Camillo a voluto spendere la sua vita nel servizio ai malati
fondando insieme a P. Luigi Tezza la congregazione delle figlie di San Camillo.
La Beata Giuseppina Vannini da piccola a sofferto molto, era stata cresciuta dalle
suore di san Vincenzo di Paoli, perché a sette anni aveva perso i genitori, poi
entrata dalle suore, ma uscita per mancanza di salute; ma Dio permette tutto
questo perche per Lei aveva un'altra missione ed in questi momenti di nebbia
che Dio le fa trovare P. Luigi Tezza al quale le apre la sua anima e Lui come
buon padre le indica la missione che Dio vuole affidarle, servirlo nel Malato. La
Beata Giuseppina Vannini seguendo le orme di san Camillo ha lavorato per il
bene del malato. Perché Dio ci a detto “Quello
che avete fatto al più piccolo l’avete fatto a Me”.
I santi sono diversi l’uno dall’altro ma
quello che hanno in comune è la gioia perché sono felici.
Ringraziamo
di cuore Maia disabile del centro san Camillo che a suonato cosi bene i canti e
avvilito la cerimonia. Chiediamo a Dio
che presto possa donare alla chiesa la gioia di potere avere presto la nostra Madre
agli onori degli altari come esempio e modello per tutti gli operatori che
lavorano nel servizio ai malati. Dopo la santa messa ci siamo intrattenuto con
i malati e i volontari in un agape fraterno.
Grazie a tutti! da Sr. Corina Mogollon
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