Il 27 novembre 2008, giorno in cui si
ricorda l’apparizione della Madonna a Santa Caterina Labouré, lasciava questa
terra, per andare abitare nella casa del Padre, la nostra carissima e
amatissima Sr. Vittorina. Dopo una vita donata all’Istituto e spesa nella
formazione delle giovani postulanti e novizie, è volata tra le braccia
della Trinità, che amava pazzamente!
Chi l’ha conosciuta ha ancora negli occhi
e nel cuore la sua grande personalità umana e religiosa: una donna saggia che
sapeva conciliare austerità e dolcezza, legge e spirito, fermezza e bontà.
E per chi non l’ha conosciuta, cercheremo
di presentare qualcosa della sua vita, ben consapevoli dell'inadeguatezza
delle nostre parole.
Chi era Sr. Vittorina?
Sr. Vittorina Torelli, era nata a Valenza
(AL), il 01 settembre 1907, e nel giorno del Battesimo i genitori l’hanno
chiamata Maria Ines. Era la prima di tre fratelli: Maria Ines, Ernesto e
Cecilia.
Riportiamo la testimonianza di una
nipote, figlia della sorella Cecilia, che si avvale anche dei ricordi della
mamma:
“La sua famiglia era composta dai
genitori, la prima figlia era Maria (Sr. Vittorina) Ernesto e Cecilia. Mio zio
era nel corpo della Finanza, purtroppo a 35 anni è stato colpito da un infarto
che le è stato fatale.
Sr. Vittorina, finita la scuola, sua
madre l’ha mandata dalle sarte per imparare il mestiere, e come racconta mia
madre, è diventata molto brava.
In quel periodo mia zia ha conosciuto una signora che apparteneva a una famiglia molto ricca e lei frequentava molto la villa, perché la signora aveva bisogno di
lei per modificare qualche vestito suo e delle amiche. Mia madre mi raccontava
che questa signora si era affezionata molto a sua sorella ed ha chiesto ai suoi
genitori se le permettevano che mia zia rimanesse tutto il giorno a farle
compagnia essendo sola con la servitù. Il marito era un manager molto
importante ed alla sera arrivava molto tardi. Nei cambiamenti di stagione la
signora si recava a Milano per rifarsi il guardaroba, e mia zia era sempre con
lei. Poi nel mese di agosto arrivava la principessa Iolanda con il marito e i figli
e trascorrevano tutto il mese in sua compagnia.
Durante la messa dei suoi 100 anni, mentre portava le offerte! |
Dopo aver trascorso più di tre anni con
questa famiglia molto per bene, i signori hanno deciso di vendere la villa
perché il marito era stato trasferito a Milano. La signora, molto gentilmente,
ha chiesto ai miei nonni se permettevano a mia zia di seguirli a Milano e di
vivere con loro, ma mia nonna ha preferito che rimanesse a casa.
Mia zia ha così ripreso il lavoro di
sarta per il suo paese dove aveva già lavorato prima. Poi la malattia terribile,
che a quei tempi non perdonava. Infatti il medico ha dato la terribile notizia
che mia zia era ormai in fin di vita. Le sue amiche più care si sono prestate a
confezionarle il vestito bianco, che all’inizio non volevano assolutamente
confezionarlo.
Poi il miracolo. Appena ha pronunciato le
primi parole ha detto: “Se guarisco vado a farmi suora dalle Figlie di San
Camillo”. Mia zia conosceva già prima una suora che apparteneva alle Figlie di
San Camillo.
Ho sempre un ricordo dolcissimo per mia
zia, per me non è morta, è come se fosse ancora viva!”
La
giovane Maria Ines entrò tra le figlie di San Camillo il 5 maggio 1932, il 19
marzo del 1933 iniziò il suo noviziato e fece i primi voti un anno dopo. Nel
1937, sempre nella festa di San Giuseppe pronunciò i voti perpetui.
Il
13 giugno 1934, un mese dopo la prima professione partiva per Rieti, destinata
all’Ospedale, dove le Figlie di San Camillo erano presenti dal 1904.
Successivamente venne chiamata per
dedicarsi alla formazione delle giovani e dove spese la maggior parte della sua
vita formando ed educando generazioni e generazioni di Figlie di San Camillo.
Alla scuola di Madre Alfonsina (prima Madre generale dopo la Fondatrice) ha imparato
l’amore per Regola, vista come via sicura per giungere alla santità. Amava di
tenero amore i nostri Fondatori, ma soprattutto il P. Tezza!
Sr. Vittorina è stata un’anima bella,
religiosa esemplare, piena di virtù e di meriti, che dopo una lunga vita, fu
chiamata al Signore il 27 novembre 2008, nella nostra casa Generalizia di
Grottaferrata.
Via
crucis di Sr. Vittorina
1. Taci volentieri
2. Sii contenta di tutto
3. Rialzati quando sei caduta
4. Rivolgiti alla madre mia come al sostegno della tua vita
5. Ama il tuo prossimo
6. Imprimiti la mia immagine sul fondo dell’anima
7. Non ti abituare alla ricaduta nel peccato
8. Lasciati confortare dalle mie parole, dal mio esempio, dalla mia grazia, e
dalla mia croce.
9. Sacrifica la tua vita fino all’ultimo respiro.
10. Abbandona il vecchio uomo che è in te e indossa il mio abito di virtù.
11. Conduci una vita modesta e inchioda le tue passioni
12. Muori al mondo e a te stessa.
13. Prega la madre mia perché ti assista nell’ora della morte.
14. Riposa con il tuo spirito nella mia vita e nel mio cuore trafitto.
Maria, madre mia, presentate alla SS.
Trinità, il vostro e mio Gesù, in lode e onore alla divina volontà, che amo,
benedico e adoro.
O Gesù,
mia vita, mio amore, mio sposo, aiutami!
Bisogna
che io giunga a qualunque costo a fare sempre, in tutto, il contrario della mia
volontà.
“Quanto è buono il Signore! Sono in pena
perché non so corrispondere come vorrei o dovrei. Lo ringrazi lei per me che sa
farlo!” (Da una sua lettera del 26/06/1984).
"Non temere Josefa: Abbandonati nelle mani
di mio Figlio e ripetigli senza posa: “O
Padre Buono e misericordioso, mira la tua figliuola e rendila talmente tua che
si perda nel tuo Cuore! Padre mio! Che l’unico mio desiderio sia quello di
adempiere la tua Santissima Volontà”. Questa preghiera gli piacerà perché
null’altro desidera di più che si abbandoni a Lui. Consolerai così il suo cuore
e non temere abbandonarti, io ti aiuterò!" (La Madonna a Josefa Menendez).
Questa preghiera, Sr. Vittorina, l’aveva
trascritta e fatta propria.
Con S.E. il Cardinale Giovambatista Re |
Sr. Vittorina con il suo padre spirituale, Albino Scalfino ed il suo medico curante Ascenzo Lancia, nel giorno del suo centenario! |
Sr. Vittorina nella sua età matura. |
Con Sr. Teresa Ippoliti |
Nel giorno della deposizione del Padre Fondatore nella nuova urna. |
In refettorio |
In preghiera con Sr. Bernadete Rossoni |
Mentre saluta Mons. Bella, Giudice del Tribunale del Vicariato di Roma |
In sala di comunità |
Ora dal Cielo, cara Sr. Vittorina, intercedi a Dio per noi perchè possiamo come te, amarlo con tutto il nostro cuore e servirlo con generosità e gioia ogni giorno della nostra vita, come l'hai fatto tu!
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