L’11 febbraio u.s l’uomo più potente della terra è sceso
dal trono, rubando la scena mondiale!
Avremmo fatto lo stesso noi, uomini e donne rapaci e
insostituibili del XXI secolo, incollati a qualsiasi
sedia?
Il gesto epocale di Benedetto XVI come uno tsunami ha
travolto tutto e il tempo si è fermato!
In un attimo ci siamo sentiti tutti cattolici,
abbracciati da un unico Padre, sotto l’ombrello del cupolone
romano!
Chi era presente in Piazza S:Pietro a Roma durante
l’ultima udienza di mercoledì 27 febbraio aveva finito le lacrime e condivideva
la serenità dilagante in un clima paradossalmente domestico, avulso dallo stress
quotidiano.
Anche il giorno dopo nella medesima piazza straripante
di giornalisti/fotografi/ fotoreporter, i fedeli riuniti alle ore 17, assordati
dal rumore degli elicotteri in volo e dal suono di tutte le campane in festa,
non avevano gli occhi lucidi per il pianto, ma il sorriso sulle labbra, sicuri
di non essere stati abbandonati dal Maestro, che a Castel Gandolfo continua a
pregare per tutti. Benedetto XVI, infatti, ha semplicemente voluto insegnare
all’intera umanità che Dio c’è e che viene prima di tutto, inoltre, ha voluto
ribadire – a parole e a fatti - che la preghiera [cioè il dialogo profondo con
il Signore] è più importante di qualsiasi azione umana: pertanto, non occorre
correre, anzi correndo si rischia di distruggere!
Preghiamo per riuscire ad imitarlo nel nostro piccolo,
provando a staccarci da alcuni beni invasivi, anche perché siamo in
Quaresima!
Un consiglio: libro bellissimo da sfogliare alla pagina
web http://www.vatican.va/bxvi/ omaggio/index_it.html
(Simonetta Delle
Donne)
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