Il Santuario di Vescovìo, centro più antico della storia civile e religiosa di Sabina, si trova nel comune di Torri in Sabina, provincia di Rieti - Diocesi sabina - Poggio Mirteto. Corrisponde all'antica città romana di Forum Novum, che con l'avvento del cristianesimo, divenne anche centro di fede e propagazione religiosa. In esso sorse, dal IV sec. d.C., la sede dei Vescovi Sabini che durerà fino al 1495, per proseguire poi la sua storia come il più importante centro Mariano della Sabina stessa, se è vero che sin dal maggio-settembre del 781 d. C., i sabini venerarono la Vergine Foronovana, Madonna della Lode.
Il pellegrinaggio, organizzato da D. Orlando, parroco della Parrocchia San Pio X, è partito da Grottaferrata, ed era composto dai collaboratori parrocchiali guidati dal Parroco. Hanno vissuto una giornata intensa, ricca di spiritualità e storia e di momenti di gioiosa condivisione.
Pietra che testifica la visita del Papa Giovanni Paolo II il 19 marzo 1993
Accesso al cortile antistante databile al sec. XII
Campanile: è posteriore alla Chiesa alla cui facciata è sovrapposto
L'ltare centrale è basilicale e sorge sul piano di copertura della Cripta, contemporaneamente alla quale è stato eretto con il lato frontale discendente fino al piano del Presbiterio antico, su cui si apre la "fenestrella confessioni", che comunica con la camera delle Reliquie.
Dipinto della parete frontale a fresco composito dove è rappresentata la Madonna con il Bambino in grembo tra due Angeli, due Santi per parte, tra dei quali, San Pietro, San Paolo e San Giovanni.
Cripte semianulare e ad oratorio su due delle pareti (una ogni aula) data probabile eretta nel sec. VIII. Consta di un corridoio semianulare concentrico all'abside e di un braccio rettilineo ad esso innestato.
La Vergine e il Bambino benedicente all'uso latino. L'iscrizione, tratta dalla Bibbia, che si legge nel libro, che il Bambino Gesù tiene aperto tra le mani, "ex ore infantium et lactentium perfecisti laudem" ( tu Signore, hai ricevuto la lode dalla bocca dei fanciulli e dei neonati), ci suggerisce di invocarla col titolo di Madonna della Lode, quasi per ricordare l'invito di Gesù di farci piccoli come fanciulli per entrare nel regno dei Cieli.
Ringraziamo al Rettore del santuario P. Geraldo De Almeida Sampaio - OCS per la sua accoglienza.
Dopo anche di condividere insieme il pranzo vicino al Santuario, il pellegrinaggio continua verso l'Abbazia di Farfa e il Monastero Benedettino.
"Iste est quem tibi promiseram locus"
"Questo è il luogo che ti avevo promesso" Parole rivolte dalla Madonna a S. Tommaso di Moriana, restauratore di Farfa, per indicargli il luogo dove erano le rovine dell'Abbazia distrutta, ricostruita poi dal santo: è il luogo dell'attuale monastero.
"Questo è il luogo che ti avevo promesso" Parole rivolte dalla Madonna a S. Tommaso di Moriana, restauratore di Farfa, per indicargli il luogo dove erano le rovine dell'Abbazia distrutta, ricostruita poi dal santo: è il luogo dell'attuale monastero.
Ingresso alla Basilica Santa Maria di Farfa
Chiostro dell'Abbazia
Nell'anno 2000, la struttura è stata adeguata alle nuove
esigenze con un notevole intervento di restauro architettonico e di
allestimento che ha determinato l'ampliamento degli spazi e dei servizi
offerti.
La Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Farfa possiede un patrimonio di circa cinquantamila volumi che abbracciano i più diversi rami dello scibile. Tra di essi vanno segnalati come più importanti e preziosi i manoscritti medievali e gli incunaboli, oggetto di studio da parte di studiosi di tutto il mondo.
per saperne di più clicatte http://www.abbaziadifarfa.it/storia-di-farfa.asp
Ringraziamo il Signore per questa bella giornata vissuta insieme, a Don Orlando per l'invito e a tutte le persone che l'hanno fatto possibile.
La Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Farfa possiede un patrimonio di circa cinquantamila volumi che abbracciano i più diversi rami dello scibile. Tra di essi vanno segnalati come più importanti e preziosi i manoscritti medievali e gli incunaboli, oggetto di studio da parte di studiosi di tutto il mondo.
La chiesa attuale, risultato di numerose e stratificate ricostruzioni,
si presenta in larga parte come risultato della ricostruzione ordinata
nel 1492 dal cardinale Orsini.
L'ingresso è caratterizzato da un portale gotico sormontato da una lunetta decorata da un affresco quattrocentesco mentre un rosone e frammenti di sarcofagi romani adornano la facciata.
L'interno è a tre navate con colonne recuperate da antichi edifici romani, sormontate da capitelli dorici e ionici; la navata centrale termina con un presbiterio poligonale illuminato da finestre gotiche. Tra le tante pregevoli opere contenute all'interno della chiesa, di notevole interesse è il soffitto ligneo a cassettoni del 1495 che sovrasta la navata centrale, il "Giudizio universale" del pittore fiammingo Beker sulla facciata interna ed i numerosi affreschi.
L'ingresso è caratterizzato da un portale gotico sormontato da una lunetta decorata da un affresco quattrocentesco mentre un rosone e frammenti di sarcofagi romani adornano la facciata.
L'interno è a tre navate con colonne recuperate da antichi edifici romani, sormontate da capitelli dorici e ionici; la navata centrale termina con un presbiterio poligonale illuminato da finestre gotiche. Tra le tante pregevoli opere contenute all'interno della chiesa, di notevole interesse è il soffitto ligneo a cassettoni del 1495 che sovrasta la navata centrale, il "Giudizio universale" del pittore fiammingo Beker sulla facciata interna ed i numerosi affreschi.
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Ringraziamo il Signore per questa bella giornata vissuta insieme, a Don Orlando per l'invito e a tutte le persone che l'hanno fatto possibile.
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