"Cari giovani abbiate il coraggio di essere felici". Sono queste le parole di Papa Francesco che la Pastorale giovanile italiana ha voluto mettere sul manifesto che invita i giovani alla Gmg di Cracovia. Parole che fanno coincidere le Beatitudini del Vangelo con la sete di felicità dei giovani.
Certo che i giovani fanno fatica a far coincidere l'invito di papa Francesco ad avere il coraggio di essere felici-santi se guardano un quadro di santa Barbara o sant'Agata, di santa Lucia o san Pietro, di san Paolo o sant'Antonio. I simboli non mancano: spade, chiavi, parti del corpo offerte su un piattino, cielo che si apre in una miriade di angeli festosi...Ma dire che in quel quadro c'è la felicità che un giovane sogna e farla coincidere con le promesse della fede mi apre quanto meno azzardato. Nella vita dei giovani e santità e felicità non sono purtroppo sinonimi! E' innegabile però che la felicità da sempre fa rima con il desiderio di cambiare il mondo, di renderlo più umano, perché se c'è una vita eterna nella quale saremo santi tra i santi o comincia già da oggi qui oppure è solo un contentino che diamo a chi soffre.
Per riannodare felicità e santità invito i giovani a sentirsi accompagnati nel loro cammino da Giovanni Paolo II. Guardando le immagini della sua vita ho davanti un uomo, un padre buono che in canoa o sulle piste di sci, in teatro o attraverso la lettura di un libro, camminando in montagna o dicendo Messa in mezzo alla natura ha aiutato tanti giovani a far coincidere la sete di felicità con il coraggio di vivere il vangelo di Gesù. La santità è il progetto di Dio per ogni battezzato. Ricordo ancora le parole che disse ai giovani prima della Gmg di Roma nel 2000: "Giovani di ogni continente, non abbiate paura di essere santi"
La festa di Tutti i Santi, che si celebrerà domenica, diventa così un invito a riscoprire la giovinezza della Chiesa, a liberare la fantasia della carità nel piccolo mondo in cui viviamo e contribuire così alla nascita di un mondo nuovo: "Fondato sulla potenza dell'amore e del perdono, sulla lotta contro l'ingiustizia e ogni miseria fisica, morale, spirituale, sull'orientamento della politica, dell'economia, della cultura e della tecnologia al servizio dell'uomo e del suo sviluppo integrale". La grande sfida che la Chiesa di oggi deve accogliere è far incontrare nella sua vita ordinaria santità e felicità, gioia e Vangelo. questo e non altro dobbiamo ai giovani, i santi di domani!
Francesco Pierpaolo.
Articolo presso di Avvenire, 28/10/2015
Certo che i giovani fanno fatica a far coincidere l'invito di papa Francesco ad avere il coraggio di essere felici-santi se guardano un quadro di santa Barbara o sant'Agata, di santa Lucia o san Pietro, di san Paolo o sant'Antonio. I simboli non mancano: spade, chiavi, parti del corpo offerte su un piattino, cielo che si apre in una miriade di angeli festosi...Ma dire che in quel quadro c'è la felicità che un giovane sogna e farla coincidere con le promesse della fede mi apre quanto meno azzardato. Nella vita dei giovani e santità e felicità non sono purtroppo sinonimi! E' innegabile però che la felicità da sempre fa rima con il desiderio di cambiare il mondo, di renderlo più umano, perché se c'è una vita eterna nella quale saremo santi tra i santi o comincia già da oggi qui oppure è solo un contentino che diamo a chi soffre.
Per riannodare felicità e santità invito i giovani a sentirsi accompagnati nel loro cammino da Giovanni Paolo II. Guardando le immagini della sua vita ho davanti un uomo, un padre buono che in canoa o sulle piste di sci, in teatro o attraverso la lettura di un libro, camminando in montagna o dicendo Messa in mezzo alla natura ha aiutato tanti giovani a far coincidere la sete di felicità con il coraggio di vivere il vangelo di Gesù. La santità è il progetto di Dio per ogni battezzato. Ricordo ancora le parole che disse ai giovani prima della Gmg di Roma nel 2000: "Giovani di ogni continente, non abbiate paura di essere santi"
La festa di Tutti i Santi, che si celebrerà domenica, diventa così un invito a riscoprire la giovinezza della Chiesa, a liberare la fantasia della carità nel piccolo mondo in cui viviamo e contribuire così alla nascita di un mondo nuovo: "Fondato sulla potenza dell'amore e del perdono, sulla lotta contro l'ingiustizia e ogni miseria fisica, morale, spirituale, sull'orientamento della politica, dell'economia, della cultura e della tecnologia al servizio dell'uomo e del suo sviluppo integrale". La grande sfida che la Chiesa di oggi deve accogliere è far incontrare nella sua vita ordinaria santità e felicità, gioia e Vangelo. questo e non altro dobbiamo ai giovani, i santi di domani!
Francesco Pierpaolo.
Articolo presso di Avvenire, 28/10/2015
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