Nella sua breve omelia il Padre Roa ci ha detto che siamo benedetti da Dio innanzitutto, «perché oggi è la festa del nostro Santo Padre Camillo e per quello siamo molto contenti, in più per il dono della nostra sorella che vuole consacrarsi se stessa in perpetuo al servizio dei nostri fratelli infermi».
Il Padre Roa ha centrato la sua omelia su tre pilastri dei camilliani/camilliane-religiosi/religiose.
Primo pilastro la PREGHIERA senza la quale un religioso o una religiosa non può perseverare nella vita religiosa.
Il secondo pilastro è la VITA COMUNITARIA, dove un religioso o una religiosa si appoggia, essendo il suo sostegno nonostante le difficoltà che emergono nello stare insieme e nella diversità.
L'ultimo pilastro è l'APOSTOLATO, dove prestiamo il nostro servizio ai nostri fratelli poveri e bisognosi.
Per concludere il Padre ha detto che, «se vogliamo curare i malati dobbiamo esseri compassionevoli verso gli infermi senza aspettare la ricompensa». Seguendo l'esempio di San Camillo che fu molto appassionato nel prendersi cura con i malati e ricordando anche l'esortazione di Papa Francisco di stare con i poveri.
Il Padre Roa ha centrato la sua omelia su tre pilastri dei camilliani/camilliane-religiosi/religiose.
Primo pilastro la PREGHIERA senza la quale un religioso o una religiosa non può perseverare nella vita religiosa.
Il secondo pilastro è la VITA COMUNITARIA, dove un religioso o una religiosa si appoggia, essendo il suo sostegno nonostante le difficoltà che emergono nello stare insieme e nella diversità.
L'ultimo pilastro è l'APOSTOLATO, dove prestiamo il nostro servizio ai nostri fratelli poveri e bisognosi.
Per concludere il Padre ha detto che, «se vogliamo curare i malati dobbiamo esseri compassionevoli verso gli infermi senza aspettare la ricompensa». Seguendo l'esempio di San Camillo che fu molto appassionato nel prendersi cura con i malati e ricordando anche l'esortazione di Papa Francisco di stare con i poveri.
Il Nuovo Coro della Casa di Riposo!
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