La Vita Consacrata
La vita consacrata, profondamente radicata negli esempi e negli insegnamenti di Cristo Signore, è un dono di Dio padre alla sua Chiesa per mezzo dello Spirito. Con la professione dei consigli evangelici i tratti caratteristici di Gesù - vergine, povero e obbediente - acquistano una tipica e permanente "visibilità" in mezzo al mondo. Le Figlie di San Camillo, seguendo il Maestro e i Fondatori, esercitando altresì il carisma della carità misericordiosa verso gl'infermi, per assisterli con #cuoredimadre.
La parola della Fondatrice
Casa Madre, 27 novembre 1908
Cerchiamo la perfezione nella semplicità, far bene le nostre pratiche di pietà volute dalla santa regola. Essere unite con Dio per mezzo del silenzio e dell'accettazione amorosa di tutto ciò che ci si presenta nel corso del giorno: tanto spiacevole che piacevole. Procurando di cercare la perfezione in tutte le nostre azioni grandi e piccole. Agire in tutto e per tutto seguendo le idee e gli ordini dei nostri legittimi superiori, tenendoli sempre al corrente del nostro modo d'agire, onde non renderci soli e responsabili davanti a Dio.
Che la santa carità sia la nostra divisa, mai pensar male di nessuna, molto meno parlarne o far sfoghi per i torti che crediamo ricevere dagli altri. Non permetterci mai nulla senza permesso di chi ha autorità sopra di noi. Allorché abbiamo mancato in qualunque modo sia, riconoscerlo e farne le debite scuse e accettare volentieri la penitenza. Se poi il Signore ci fa degne di soffrire qualche cosa o torto, goderne invece di rattristarsene e ringraziarlo che ci sceglie a compagni della sua santa croce (L50)
Dalle Costituzioni
La Congregazione della e Figlie di San Camillo, fondata dal Beato Padre Luigi Tezza - dei Ministri degli Infermi - e dalla Beata Madre Giuseppina Vannini, è parte viva della Chiesa; le religiose tendono all'acquisto della perfezione della carità ed hanno per regola suprema di vita la sequela di Cristo proposta dal Vangelo ed espressa in queste Costituzioni.
In trasmissione diretta da San Camillo de Lellis, tramite i Fondatori, la Congregazione ha ricevuto dallo Spirito Santo il dono di testimoniare l'amore sempre presente di Cristo verso gli infermi, nel ministero spirituale e corporale esercitato anche col rischio della vita (C1)
La parola della Fondatrice
Casa Madre, 27 novembre 1908
Cerchiamo la perfezione nella semplicità, far bene le nostre pratiche di pietà volute dalla santa regola. Essere unite con Dio per mezzo del silenzio e dell'accettazione amorosa di tutto ciò che ci si presenta nel corso del giorno: tanto spiacevole che piacevole. Procurando di cercare la perfezione in tutte le nostre azioni grandi e piccole. Agire in tutto e per tutto seguendo le idee e gli ordini dei nostri legittimi superiori, tenendoli sempre al corrente del nostro modo d'agire, onde non renderci soli e responsabili davanti a Dio.
Che la santa carità sia la nostra divisa, mai pensar male di nessuna, molto meno parlarne o far sfoghi per i torti che crediamo ricevere dagli altri. Non permetterci mai nulla senza permesso di chi ha autorità sopra di noi. Allorché abbiamo mancato in qualunque modo sia, riconoscerlo e farne le debite scuse e accettare volentieri la penitenza. Se poi il Signore ci fa degne di soffrire qualche cosa o torto, goderne invece di rattristarsene e ringraziarlo che ci sceglie a compagni della sua santa croce (L50)
Dalle Costituzioni
La Congregazione della e Figlie di San Camillo, fondata dal Beato Padre Luigi Tezza - dei Ministri degli Infermi - e dalla Beata Madre Giuseppina Vannini, è parte viva della Chiesa; le religiose tendono all'acquisto della perfezione della carità ed hanno per regola suprema di vita la sequela di Cristo proposta dal Vangelo ed espressa in queste Costituzioni.
In trasmissione diretta da San Camillo de Lellis, tramite i Fondatori, la Congregazione ha ricevuto dallo Spirito Santo il dono di testimoniare l'amore sempre presente di Cristo verso gli infermi, nel ministero spirituale e corporale esercitato anche col rischio della vita (C1)
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