“Tra le caratteristiche positive della sanità veneta c’è sicuramente la sfida virtuosa a chi fa meglio tra il pubblico e il privato-convenzionato che, nell'ottica del malato, significa avere a disposizione la squadra più forte possibile”. Lo ha detto oggi il Presidente della Regione del Veneto, inaugurando, all'Ospedale San Camillo di Treviso, un nuovo modernissimo ortopantomografo tridimensionale e la palestra di riabilitazione, allestita per assistere principalmente, ma non solo, i pazienti nella fase post operatoria della chirurgia ortopedica e protesica. Tra il privato-convenzionato del San Camillo e il pubblico del Cà Foncello – è stato sottolineato da più parti – esiste da sempre un rapporto di stretta collaborazione, nell'ambito del quale vengono anche elaborati protocolli specifici per mettere a disposizione dei pazienti un servizio unico e qualitativamente livellato in alto.
“Il San Camillo – ha detto il Governatore – è un’istituzione che fa parte della storia della sanità trevigiana e continuerà così, ma nel capoluogo della Marca abbiamo anche la dimostrazione concreta di quanto importante sia la collaborazione tra pubblico e privato in sanità. A entrambi chiediamo di continuare così e di puntare sempre di più alle alte specializzazioni, che sono il futuro di ogni sistema sanitario moderno, dove i letti generalisti saranno sempre meno e saranno via via sostituiti dalle specializzazioni, che garantiscono cure più efficaci, meno dolore e ricoveri più brevi”.
“Da alcuni ambienti – ha concluso il Presidente della Regione – si sostiene che il Veneto abbia troppo poco privato-convenzionato. E’ vero che, con il nostro 12%, siamo la Regione che ne ha meno, ma ciò è legato a una scelta virtuosa fatta da anni: privilegiare la crescita della qualità delle strutture esistenti, evitando allargamenti quantitativi che lascerebbero il tempo che trovano. La scelta è vincente e lo dimostrano ospedali come il San Camillo e molti altri del privato-convenzionato veneto”.
http://www.trevisotoday.it/cronaca/treviso-san-camillo-nuovi-macchinari-zaia-2-ottobre-2017.html
Il Signor Governatore nella sua pagina di Facebook ha scritto:
“Il San Camillo – ha detto il Governatore – è un’istituzione che fa parte della storia della sanità trevigiana e continuerà così, ma nel capoluogo della Marca abbiamo anche la dimostrazione concreta di quanto importante sia la collaborazione tra pubblico e privato in sanità. A entrambi chiediamo di continuare così e di puntare sempre di più alle alte specializzazioni, che sono il futuro di ogni sistema sanitario moderno, dove i letti generalisti saranno sempre meno e saranno via via sostituiti dalle specializzazioni, che garantiscono cure più efficaci, meno dolore e ricoveri più brevi”.
“Da alcuni ambienti – ha concluso il Presidente della Regione – si sostiene che il Veneto abbia troppo poco privato-convenzionato. E’ vero che, con il nostro 12%, siamo la Regione che ne ha meno, ma ciò è legato a una scelta virtuosa fatta da anni: privilegiare la crescita della qualità delle strutture esistenti, evitando allargamenti quantitativi che lascerebbero il tempo che trovano. La scelta è vincente e lo dimostrano ospedali come il San Camillo e molti altri del privato-convenzionato veneto”.
http://www.trevisotoday.it/cronaca/treviso-san-camillo-nuovi-macchinari-zaia-2-ottobre-2017.html
Il Signor Governatore nella sua pagina di Facebook ha scritto:
«Oggi all'Ospedale di San Camillo di Treviso ho inaugurato la nuova palestra riabilitativa e il nuovo ortopantomografo. Anche questa volta è stato bello vedere che nella sanità veneta il pubblico e il privato-convenzionato sono ogni giorno impegnati in una grande sfida per superarsi nell'eccellenza. Uno dei segreti della sanità veneta è proprio questo clima di squadra che unisce pubblici e privati nella missione di curare sempre più e sempre meglio la gente.
Non è vero che qui vogliamo affossare la sanità privata, anzi! Abbiamo scelto di far crescere sulle alte specialità il 12% che c'è di privato nella sanità veneta, invece che aumentare la quantità fine a se stessa.
E i risultati si vedono, come oggi al San Camillo di Treviso.»
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