L’ultimo
scritto è un “postscriptum” a lettera del p. Holzer:
«
Lima 17 febbraio 1922. Molto Reverenda e stimata *Madre Superiora. Grazie a Dio
[scriveva il padre Holzer] siamo arrivati felicemente a questa nostra casa di
Lima [...] Siamo stati ricevuti da tutti i padri di qui con vere espressione di
affetto fraterno, e vera gioia. Abbiamo sentito grande pena nell’aver trovato
il buon padre Tezza abbastanza prostrato e molto debole, perché un mese fa è
stato gravissimo di bronconeumonia dovendo amministrarle gli ultimi sacramenti.
Grazie a Dio, ha potuto superare la malattia e da alcuni giorni si alza
giornalmente senza uscire, nonostante, dalla sua stanza. In certi giorni è più
prostrato e abituato ad una vita molto attiva, si lamenta di non poter
lavorare. Per di più è modello di pazienza ed è conforme alla volontà di Dio.
Parrebbe talvolta riprendersi un po’; data la sua avanzata età non possiamo
illuderci; compiasi in tutto la divina volontà! [...]
p.
Pio Holzer
*scriveva alla Madre Alfonsina Ferrari
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