II Congresso Internazionale di catechesi "Il catechista, Testimone del Mistero" partecipazione della Parrocchia San Pio X
Il "II Congresso Internazionale di Catechesi", organizzato dal «Pontificio Consiglio della Nuova Evangelizzazione», si è tenuto a Roma (20-23/9/2018) nell'Aula Paolo VI (Città del Vaticano).
La presenza di 1.200 partecipanti, provenienti da tutto il mondo, ci ha introdotti in un clima di universalità, di dinamicità e di molteplicità di culture e di lingue. Noi in in rappresentazione della Parrocchia San Pio X di Grottaferrata della diocesi di Frascati, eravamo in 5 catechisti.
E'stata una bellissima esperienza di condivisione e conoscenze grazie a tutti i relatori nel trascorso dei giorni del Congresso.
Il tema, tratto dalla II parte del Catechismo della Chiesa Cattolica, è stato incentrato su: «Il catechista, testimone del Mistero».
Il catechista testimone
Il catechista testimone è un'espressione ricorrente, ha precisato mons. Rino Fisichella nella Introduzione al Congresso, ed è diventata emblema del rinnovamento conciliare. Il termine Mistero, invece, sembra più avvolto nell'incertezza e in fraintendimenti. Bisogna essere catechista, testimone! l'uomo ascolta al testimone (Paolo VI)
La società attuale, che ci avvolge sempre più in una cultura tecnologizzata, vede svanire il senso del mistero dell'esistenza personale.
Tuttavia le persone del XXI secolo, pur essendo «razionaliste», sentono la necessità del mistero, dell'ineffabile, per superare il vuoto dell'incertezza. L'uomo sente il bisogno del mistero; il mistero appartiene all'uomo...
In effetti: «Solo nel mistero del Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell'uomo» (GS 22). San Paolo offre una teologia del mistero, come contenuto dell'evangelizzazione (cfr. Rm 16,25-26). Il Mistero è Gesù stesso, crocifisso e risorto (cfr. 1Cor 2,1-9; Col 1,26 - 2,3). Noi cristiani celebriamo tale «mistero della fede» nella vita sacramentale.
S.E.R. Mons. Rino Fisichella, presidente del PCPNE
1°giorno
Relazione: Lex credendi, lex orandi
Abate Primate Gregory J. Polan, OSB
I salmi sono parole della nostra fede, esprimono la fede della Chiesa, ha espresso padre Gregory Polan, le parole che ascoltiamo e preghiamo ci consentono a capire migliore la fede; è un'espressione che evidenzia la profonda interrelazione tra l'annuncio e la celebrazione liturgica.
Le parole che diciamo, e i riti, che realizziamo, alimentano la crescita nella vita di fede. Così l'annuncio del Vangelo, lungo i secoli, è una tradizione viva che si esplica e matura nella fede professata e celebrata.
Mistagogia sulla iniziazione Cristiana, ingresso progressivo nel mistero della salvezza.
Abate Primate Gregory J. Polan, OSB
Tutti i libri del Catechismo della chiesa cattolica nelle diverse lingue, si trovavano in mostra, in concesione dell'Archivio Vaticano per l'occasione.
Relazione: Catechesi mistagogica sull'iniziazione cristiana
(S.E.R. Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo di Bari-Bitonto)
La dimensione mistagogica è sintesi fra catechesi, liturgia e vita, ha evidenziato mons. Francesco Cacucci. Il cammino di fede non è solo apertura dell'intelligenza a Gesù, ma ingresso progressivo nel mistero della salvezza, che si attua nella liturgia e si esplicita nella carità, realizzando un'esperienza viva di Cristo. La catechesi mistagogica offre un'interpretazione dei riti alla luce degli eventi salvifici, e spiega il significato dei segni in relazione alla vita cristiana.
2° giorno
Relazione: Il Mistero illumina l'esistenza cristiana
(Prof. Dr. Marianne Schlosser, Katholicsch Theologische Fakultat, Wien)
Il mistero illumina l'esistenza cristiana, in quanto siamo immersi nel mistero, ha rilevato Marianne Shlosser, e chiamati alla vita mistica, cioè a vivere «uniti a Cristo». In lui entriamo nel mistero della Trinità. Vita mistica non è identica a particolari segni di miracoli, ma è legata con il mistero di Cristo, persona divina e umana. La Chiesa, unita al suo Capo, Cristo, appartiene al mistero salvifico. I sacramenti sono parte essenziale della fede nel Signore Gesù, vivo e presente nella Chiesa, e tramite essi si alimenta la nostra unione con lui, morto e risorto. Obiettivo della catechesi è condurre a una relazione personale con Gesù, Signore del tempo e della storia.
Il mistero è un piano di Dio, non dell'uomo, radicato nella libertà e nell'amore di Dio.
Relazione: Iniziazione cristiana e catechesi kerigmatica
(Mons. Andrea Lonardo, Direttore dell'Ufficio per la Cultura e l'Università del Viacriato di Roma)
Bisogna tornare a mostrare la verità dell'annuncio cristiano. La dimensione kerygmatica, cioè l'annuncio di Gesù morto e risorto per noi, deve informare tutta la catechesi, come ha sottolineato don Andrea Lonardo. Non si colloca in un tempo cronologico, ma, come la intende anche papa Francesco, è uno stile, «una modalità capace di trasformare l'intera catechesi e iniziazione cristiana... I bambini sono in grado di capire il mistero dell'annuncio, hanno bisogno di Gesù. Tutta la formazione cristiana è prima di tutto approfondimento del kerygma che va facendosi carne sempre più e sempre meglio, che permette di comprendere il significato di qualunque tema che si sviluppa nella catechesi» (cfr. EG 165). Una iniziazione cristiana kerygmatica deve mirare a conquistare i cuori e le menti a Gesù, a far innamorare di lui.
Approfondimenti tematici per gruppi linguistici
(Pontificia Università Lateranense)
Nel pomeriggio ci siamo spostati verso il Laterano divisi in gruppi linguistici a tema:
1. La mistagogia, introduzione esperienziale e sapienziale nel Mistero di Crist.
2. Linguaggio narrativo e simbolico
3. Rivivere la storia della salvezza: anno liturgico e catechesi
4. La domenica: il fondamento e il nucleo di tutto l'anno liturgico (SC106)
5. Annuncio della vita eterna: vivere la speranza.
Per Dioincidenza! sono stata nel gruppo del padre Angelo Brusco, religioso camilliano, che ci ha parlato della vita eterna e di come vivere la speranza. Evitando una doppia lettura della cultura per non rischiare di limitarci a formulazione astratte o altrimenti a fare psicologia. Cosa ci attende? chi sono? qual'è il senso della vita? quale spiritualità manca all'uomo d'oggi super tecnologizzato? La Bibbia ci offre una risposta al "desiderio che abita nel cuore dell'uomo", che aiuta la persona a capire e accettare la propria finitudine.
Cosa consiste la vita eterna? Gv.17, 2-3 "questa è la vita eterna", non solo cognitiva, ma resa esperienza, intima e diretta. La vita eterna è un avvenimento relazionale.
Indicazione operative: cogliere l'aspirazione al Cielo di tante persone; far emergere quell'inquietudine di Agostino; aiutare a valutare le misure delle ricette per rispondere a tale aspirazione sono efficace resistendo al tempo e alle prove della vita; tutte le metodologie portano al benessere che è la eternità, la salvezza cristiana; evitare di separare questo mondo dell'aldilà l'esistenza quotidiana che si vive su questa terra è la vita eterna. Mettere in luce che la risposta-proposta di Gesù potrà essere efficace nella misura in cui la persona è aperta a stabilire una relazione significativa con Lui, l'atteggiamento di fede, che è dono divino ma anche risposta umana.
3° giorno
Relazione: Catecumenato, una sfida per l'evangelizzazione
Madame Claire Bernier, Delegata Episcopale Diocesi d'Angers
Catecumenato, una sfida per l'evangelizzazione: tema trattato da Claire Bernier, che ha presentato i percorsi catecumenali nelle loro modalità di attuazione in Francia.
Elevazione musicale: L'Amore lascia il segno. Celebrare in canto il Mistero
Concerto del «Grande Coro Hope»
Tavola Rotonda: Pietà popolare, una forma di evangelizzazione
S.E.R. Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto;
S.E.R. Mons Sebastià Taltavull Anglada, Vescovo di Mallorca;
P. Michał Legan, OSPPE, Częstochowa
Pietà popolare, una forma di evangelizzazione. Un modo importante di evangelizzare, ha rilevato p. Michal Legan, è accompagnare e stimolare espressioni valide di pietà popolare che rappresentano una forma legittima di vivere la fede, in cui si manifesta l'incontro con il Signore, e la partecipazione e la comunione con la comunità (cfr. EG 126).
Mons. Filippo Santoro ha precisato che la pietà popolare viene dallo Spirito Santo e racchiude l'esperienza diretta della vita, che si fonde con il mistero.
"Per favore, catechisti, nella comunicazione della fede non anteponete “la legge fosse anche quella morale, all’annuncio tangibile dell’amore e della misericordia di Dio”. E non dimenticate che la vostra parola “è sempre un primo annuncio che arriva a toccare il cuore e la mente di tante persone che sono di attesa di incontrare Cristo”.
Grazie a Rita, Pietro, Luigi e Federica per condividere questi giorni che ci hanno arricchito nella conoscenza del Mistero per poter essere testimoni del Vangelo con i nostri ragazzi del catechismo. Buon cammino a tutti!
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