28 settembre
Ogni giorno pubblicheremmo parte della Tesi di Magistero in Scienze Religiose indirizzo catechetico La virtù della carità in Padre Luigi Tezza di Suor Haida Echevarria Schmidt.
Dio, che ha creato l'uomo per amore, lo chiama all'amore, e questa è la sua vocazione fondamentale. "L'uomo è creato a immagine e somiglianza di Dio" (Gn 1,27), "che è amore" (1Gv 4, 8); «sfiguratosi col peccato e con la morte, rimane però a immagine di Dio ed a immagine del Figlio, ma è privo "della gloria di Dio" (Rm 3,23), della somiglianza. La restaurazione della somiglianza con il Padre, si realizza per mezzo del Cristo» è Lui il redentore e salvatore, che restituisce all'uomo la sua bellezza originaria nobilitata dalla Sua carità e grazia (Cf. GS 22). Si tratta dunque di essere per gli altri come Cristo. A questa condizione la carità ci rende simili a Gesù, cioè il dono di sé diventa un gesto espressivo di tutto il vangelo. Perché la carità di Cristo in noi è la sorgente di tutti i nostri meriti. La grazia unendo ci a Cristo, con un amore attivo, assicura un carattere soprannaturale dei nostri atti e, di conseguenza, il loro merito davanti a Dio e agli uomini.
Padre Tezza indica anche la fonte dove attingere la forza trasformante della carità: Gesù Eucaristia. Egli infatti sollecita: «visitate quanto più potete Gesù sacramentato e raccontate gli tutte le vostre pene e difficoltà, attingendo alla fonte del Cuore divino quello spirito di santa carità che vi renda zelanti, tenere, premurose e veri angeli al letto dei malati e presso i poveri». L'Eucaristia trasforma in Cristo, dà ai credenti la possibilità di attuare pienamente il comandamento nuovo; essi possono amare come Cristo ha amato, anzi è Lui stesso che si identifica con ciascuno di loro, perché è Lui in essi ad amare. Nel sacramento dell'amore è dunque reso possibile il comandamento dell'amore.
Giovanni Paolo II scrive in proposito che il culto eucaristico costituisce l'anima di tutta la vita cristiana: «se infatti la vita cristiana si esprime nell'adempimento del più grande comandamento, e cioè dell' amore di Dio e del prossimo, questo amore trova la sua sorgente proprio nel Santissimo Sacramento, che comunemente è chiamato sacramento dell'amore […]. L'Eucaristia significa questa carità, e perciò la ricorda, la rende presente e insieme la realizza […]. Non soltanto conosciamo l'amore, ma noi stessi cominciamo ad amare o Entriamo nella via dell'amore e su di essa compiamo progressi […]. L'autentico senso dell'Eucaristia diventa di per sé scuola di amore attivo verso il prossimo»
La carità nel cuore del cristiano è un dono infuso dallo Spirito Santo, che reinserisce nel processo di divinizzazione interrotto dal peccato o «Lo Spirito del Signore regni in mezzo a voi, affinché possiate essere sante», solo così, diceva Padre Tezza, la fiamma dell'amore di Dio avrebbe potuto essere viva nella lampada del loro cuore, alimentandola di giorno in giorno con l'olio della solida pietà. Tutto in onore della Santissima Trinità.
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