Dal Vangelo di oggi, II Domenica di Avvento
(Mc 1, 1-8)
E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me.."
Fa specie che le folle accorrono verso uno che è vestito come uno straccione e annuncia la necessità della conversione ... Giovanni il Battista è la "voce che grida nel deserto" ed è questo il primo motivo per cui le folle accorrono a lui: se la nostra vita diventa desertica, se restiamo isolati a causa dei nostri peccati, ci orientiamo subito verso chi ci rivolge la parola e ci chiama da lontano a una vita nuova, a una seconda chance: la chiamata alla conversione dal peccato è infatti la chiamata a un'altra possibilità, e chi non vorrebbe che gli fosse data un'altra possibilità nella vita?
Così, in questo tempo di Avvento, ci viene proposta una possibilità collettiva di superare il deserto attraverso una Voce, quella di Dio, che ci chiama a conversione. Non solo. Se ci è data da Dio e dalla vita sempre una seconda e una terza e un'ennesima possibilità di recupero, perché noi non ne diamo a chi potremmo darla, se è nelle nostre possibilità concederla?
Buona traversata, buon Avvento, e una preghiera di suffragio per il caro confratello Fratel Leonardo morto dando la vita per il servizio ai malati di Aids.
Mille benedizioni,
P. Alfredo m.i.
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