Il Padre tuo che vede nel segreto ti ricompenserà.
Troppo spesso siamo preoccupati di piacere e compiacere noi stessi e gli
altri.
Troppo spesso siamo condizionati dal giudizio nostro e altrui, un giudizio che
è quasi sempre spietato e crudele.
Vivere preoccupati dello sguardo altrui è, però, un atteggiamento stolto,
mondano, carnale.
Il discepolo del Signore è chiamato a vivere costantemente sotto lo sguardo
di Dio Padre:
uno sguardo esigente, ma liberante; vero e misericordioso.
Questo è il vero atteggiamento sapiente, di fede e spirituale.
Gesù ci ricolloca nella nostra giusta posizione: sotto lo sguardo del Padre
che vede nel segreto.
L’invito alla conversione, con il quale si apre il tempo santo della
Quaresima, è invito a convertire anzitutto i pensieri, le scelte, i desideri da
cui scaturiscono le azioni.
A questo scopo servono gli atti penitenziali che ci impegniamo a vivere.
In quest’anno dedicato a San Giuseppe, il suo atteggiamento umile di uomo
che ha vissuto nella discrezione e nel nascondimento, attento solo a piacere a
Dio, obbedendo alla sua volontà, senza preoccuparsi del giudizio degli uomini,
può divenire per noi un modello da imitare.
Chiediamo, per intercessione di San Giuseppe, allo Spirito Santo la grazia
di vivere consapevolmente e gioiosamente sotto lo sguardo del Padre, per essere
autentici discepoli di Gesù e divenire conformi a Lui, figli nel Figlio. Amen.
Omelia don Vincenzo Peroni dalla Basilica del Santo Sepolcro (sacerdote «fidei donum» in servizio alla Custodia della Terra Santa a Gerusalemme).
Commenti
Posta un commento