da Bruno Ippoliti (fratello di Suor Teresa Ippoliti)
Madre Laura in Cielo
Madre Laura Biondo, Superiora Generale emerita delle Figlie di San Camillo (*16 aprile 1944; +ore 7,00 - 10 aprile 2021), dalle ore 7,00 di questa mattina è volata in Cielo.
E’ con un nodo alla gola che voglio parlare della straordinaria figura di questa grande religiosa. Degna Figlia di San Camillo e di Santa Giuseppina Vannini si è prodigata in tante attività con fede adamantina..
Ho avuto la fortuna di conoscerla nel 1971 quando ero stato chiamato da Madre Serafina Della Porta, allora Superiora della folta Comunità Camilliana nell’Ospedale di Rieti, per collaborare nella preparazione dei canti liturgici per le varie festività. “Suor Laura aveva un entusiasmo contagioso (s’interessava della scelta dei testi e della musica da eseguire)" era di esempio a tutte le consorelle che partecipavano con dedizione alle prove di canto.
Qualche tempo dopo è stata chiamata a dare il suo contributo di fervente religiosa nell’allora Ospedale di Zona “Madre Giuseppina Vannini” a Torpignattara (Roma). Lì ha potuto mettere in mostra una capacità organizzativa non indifferente. Tenendo bene in mente non solo il prestigio dell’Istituto ma molto di più la capacità dell’accoglienza dei sofferenti, l’Ospedale è diventato uno dei punti di riferimento della Capitale. Con il suo intuito speciale ha sempre preso decisioni che salvaguardassero il fine ultimo dell'Istituto..
Chi scrive, periodicamente, era stato pregato di intervenire alle prove della Schola Cantorum nella Casa Madre Generalizia di Grottaferrata per le varie ricorrenze. “Suor Laura Biondo”, da Torpignattara, spesso mi faceva avere spartiti di canti da eseguire sia nella bella Chiesa di “Grotta” e sia nel simpatico locale adibito a Teatro che si riempiva nelle grandi occasioni di festa.
Che dire della sua poliedrica personalità? Era molto sicura di sé e, nelle sue svariate scelte che di volta in volta prendeva, accettando anche i consigli delle altre consorelle vicine, ha sempre privilegiato il buon nome dell’Istituto.
Le ho mandato i miei auguri per il Santo natale e mi ha risposto con una lunga lettera vergata su un cartoncino di provenienza della “Spam s.r.l. di Verona, riprodotto da un dipinto con la bocca”. A colpirmi oggi, in questa triste commemorazione, è la copertina anteriore del biglietto augurale inviatomi, dove è raffigurata una stanza arredata benissimo con al centro, in risalto, una bella seggiola vuota.
Mi preme riportare una sua riflessione che mi è rimasta impressa: “Tutto questo che sta avvenendo deve essere per noi motivo di offerte di preghiere e di speranza in Dio e nella nostra cara mamma Maria. Siamo nelle mani di Colui che ci ha amato, ci ama e ci amerà e quindi massima confidenza in Lui!”.
Nel prosieguo si è ricordata di tutti i miei cari con tanta simpatia e mi ha ringraziato sentitamente della collaborazione che ho dato alle Figlie di San Camillo.
Nel post scriptum finale aggiungeva: “Il mio è un biglietto un po’ – singolare -. Forse prelude a una festa insieme!... E’ uno di quelli dipinti con la bocca”.
Concludendo ciò che ha colpito e colpisce insistentemente la mia immaginazione è la vista della seggiola vuota nella cartolina speditami che ora ha per me un significato molto triste.
Grazie di tutto Rev/ma Madre Laura! Preghi per il Suo Istituto, per me e per la mia famiglia.
Bruno Ippoliti e famiglia
Autore della pittura
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