"O Dio, che nella passione del Cristo nostro Signore ci hai liberati dalla morte, eredità dell'antico peccato trasmessa a tutto il genere umano, rinnovaci a somiglianza del tuo Figlio; e come abbiamo portato in noi, per la nostra nascita, l'immagine dell'uomo terreno, così per l'azione del tuo Spirito, fa' che portiamo l'immagine dell'uomo celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen."
Una morte per la vita
La passione di Gesù è veramente una «passione gloriosa» perché il Padre ha già dato la sua risposta che trasforma la sconfitta in vittoria e il luogo dell’infamia in centro di attrazione universale: «Quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me!» (Gv 12,32). Nella carne dell’Agnello immolato «tutto è compiuto» (Gv 19,30), si attua la salvezza voluta dai Padre, quella di riunire in unità i figli di Dio dispersi dal peccato (cf Gv 11,52); attraverso il sangue dell’Agnello pasquale Dio riconcilia a sé l’umanità ed essa può entrare (cf Eb 4,16: seconda lettura) in comunione vitale con Dio; nella morte di Cristo lo Spirito è riconsegnato al Padre perché lo effonda sugli uomini, come sorgente di vita nuova.
La croce diventa così il cuore del mondo. Da essa si è innalzata al Padre la preghiera di Cristo per la salvezza di tutti. Unita al gesto sacerdotale dei suo Signore la Chiesa eleva la grande intercessione: tutto è radunato sotto la croce, perché solo in questo mistero di morte e di risurrezione possono trovare soluzione i problemi e i drammi che coinvolgono la storia della Chiesa e dell’umanità.
Dalla Liturgia
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