ISTITUTO FIGLIE DI SAN CAMILLO
L’Ente Ecclesiastico Istituto Figlie di San Camillo, Congregazione religiosa fondata dal Beato Padre Luigi Tezza Camilliano e dalla Santa Giuseppina Vannini il 2 febbraio 1892 a Roma, con Casa Generalizia a Grottaferrata (Roma), civilmente riconosciuto con R.D. del 23 novembre 1936 n. 831.8.23, opera nell’ambito delle sue finalità di culto, di religione e di assistenza agli infermi con piena autonomia giuridica-amministrativa, senza fini di lucro.
L’Istituto opera in quattro continenti e 23 paesi: Argentina, Benin, Brasile, Burkina Faso, Cile, Colombia, Cuba, Costa d’Avorio, Filippine, Georgia, Germania, India, Italia, Mali, Messico, Paraguay, Perù, Polonia, Portogallo, Spagna, Sri Lanka, Togo e Ungheria. Molteplici sono i campi di attività nei quali è presente: ospedali, ambulatori, dispensari, case per anziani, assistenza a domicilio, lebbrosari e missioni.
Nello spirito della Santa Madre Vannini l’Istituto si è aperto, oggi, sempre più verso nuove frontiere: i senza fissa dimora, i malati di Aids, i bambini di strada. Nei paesi in via di sviluppo, negli anni si è creata una rete di sussidi sanitari che rispondono ai bisogni della gente locale: visite regolari ai villaggi, centri nutrizionali, distribuzione di medicine.
Al fine di preparare operatori e operatrici sanitare secondo lo spirito di Madre Vannini, che è lo spirito proprio di San Camillo, le sue figlie spirituali sono impegnate nella direzione di scuole infermieristiche offrendo una seria formazione clinica, umana e spirituale. In queste scuole, l’Istituto intende trasmettere, a chiunque voglia operare nel mondo della salute, quello spirito di carità evangelica che il Figlio di Dio con il suo esempio ha insegnato. Cristo, per primo, infatti, dedicò agli infermi speciali premure e ciò che Lui fece volle che lo facessero anche i discepoli, unendo alla missione apostolica il mandato di curare gli infermi: “... curate i malati... e dite loro: è vicino a voi il Regno di Dio” (Lc 10,9).
La spiritualità delle Figlie di San Camillo è quella di testimoniare l’amore sempre presente di Cristo verso gli infermi, nel ministero spirituale e corporale esercitato anche con rischio della vita.
FIGURE CAMILLIANE
San Camillo de Lellis (Bucchianico (Chieti), 1550 – Roma, 1614)
Il giorno 8 aprile 1742 Benedetto XIV lo beatifica e solo quattro anni dopo, il 29 giugno 1746, lo eleva agli onori degli altari dichiarandolo santo. Nel 1886 Leone XIII lo proclama Patrono di tutti gli ospedali, degli operatori sanitari e di tutti gli ammalati. Nel 1930 Pio XI lo dichiara Patrono degli operatori sanitari e Paolo VI, nel 1974, Compatrono d’Abruzzo e Patrono della Sanità Militare Italiana.
Santa Giuseppina Vannini (Roma, 1859 - Roma, 1911)
Il riconoscimento da parte della Congregazione dei Santi di un secondo miracolo avvenuto in Brasile nel 2007, per intercessione della Beata Giuseppina Vannini, l’ha portata alla canonizzazione presieduta da Papa Francesco il 13 ottobre 2019 in Piazza San Pietro.
Beato Padre Luigi Tezza (Conegliano Veneto (TV), 1841 – Lima (Perù), 1923)
Rimasto orfano a 9 anni del padre Augusto, si trasferisce con la madre Caterina Nedwiedt a Padova dove entrò in contatto con i religiosi camilliani.
All’età di 15 anni Luigi entra nell’Ordine dei Ministri degli Infermi, mentre la madre entra nel Monastero delle Visitandine. Nel 1858, Luigi emise la professione religiosa e nel 1864 fu ordinato Sacerdote. Nel 1869 fu chiamato a Roma e nominato vice Maestro dei Novizi. Il 20 settembre 1870 insieme ai suoi giovani si trovò a Porta Pia, durante lo scontro tra l’Esercito italiano e quello pontificio; incaricato del servizio di sanità, visse in prima persona le tremende giornate che segnarono la fine dello Stato Pontificio. Nel 1871 fu inviato in Francia dove coprì incarichi di responsabilità, diventandone il primo Provinciale nel 1877.
Nel 1889, nominato Consultore, Procuratore e Vicario Generale, rientrò a Roma dove incontrò Santa Giuseppina Vannini, insieme alla quale nel 1892 realizzò la missione per cui si sentiva ispirato: trasfondere nelle donne lo spirito di San Camillo, nella convinzione che la donna possieda quelle doti di sensibilità e di cuore che il Santo richiedeva ai suoi figli per l’assistenza degli infermi. Nasce così la Congregazione “Figlie di San Camillo”.
Mentre il nuovo Istituto andava sviluppandosi, Padre Tezza nel 1898 rientrò in Francia come Superiore della Casa di Lille mentre, nel 1900 fu inviato in Perù in qualità di Visitatore Apostolico, per riformare la comunità camilliana di Lima, separata dall’Ordine per oltre un secolo. Il suo incarico fu ad tempus, ma per volere del Delegato Apostolico della Santa Sede, Mons. Pietro Gasparri, che considerava il Tezza “uomo ispirato da Dio e provvidenziale per Lima”, vi rimase per 23 anni, fino alla morte, avvenuta il 26 settembre 1923.
Padre Luigi Tezza è stato beatificato il 4° novembre 2001 da San Giovanni Paolo II.
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