Festa di Maria Salus Infirmorum

16 novembre 2022 Festa di Maria Salus Infirmorum

Celebrazione Eucaristica presieduta da S. Em.za Rev.ma Card. Angelo De Donatis, Vicario Generale di S. S per la Diocesi di Roma, nella Chiesa di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio, curia generalizia dei Ministri degli Infermi. Con la presenza del Superiore generale Rev.do padre Pedro Tramontin, la consulta generale; il provinciale della Provincia Romana,  sacerdoti camilliani e padre Augusto Bussi Roncalini, parroco di Santa Maria in Aquiro.

A continuazione una breve sintesi dell'Omelia che potete guardare nel video

S. Em.za il Card. De Donatis ha messo in risalto in tre passaggi quello che più l’aveva colpito sulla parola del vangelo della festa. (Lc 1, 39-56)

Il primo: il viaggio di Maria  per andare a trovare la cugina Elisabetta lo si può pensare come il primo viaggio missionario di Gesù nel grembo di Maria. Maria nella visitazione vuole condividere una buona notizia prima ancora di servire. 

Il secondo: la prima cosa che Maria fa entrando nella casa di  En Karem è salutare Elisabetta. In questo saluto si può intravedere un inno alla vita e alla gioia. Zaccaria è ancora muto mentre le donne si parlano si salutano, cantano.

E bello notare come Maria prima di essere la Madonna della Salute é la Madonna del saluto! E qui il messaggio è per noi: prima della pastorale della salute siamo chiamati a ricuperare la pastorale del saluto, dell’attenzione, della vicinanza cara a San Camillo cercando di circondare di umanità gli infermi più trascurati e abbandonati. Maria riceve e porta nel suo grembo Il dono dello Spirito. Il testo ci dice che Appena Elisabetta l’accolse il Bambino che portava nel grembo sussulta.  È importante questo avverbio Appena: ci dice che le persone che portano Dio come Maria, vengono subito riconosciute! La Vergine Maria ci è sempre accanto, anche qui nella Chiesa della Maddalena dove la veneriamo con gratitudine e affetto attraverso la sua immagine dove il saluto diventa Salute.

Il Terzo punto. La risposta di Maria: il suo cantico! L’anima esulta, scopia nella lode. Questo ci ricorda che tra le righe del Magnificat ci ritroviamo tutti, con un Dio che ci ama e ci guarda in tutti i momenti della nostra vita, belli e brutti nella gioia e nelle prove. 

Per concludere Sua Ecc.za ha voluto ricordare un'altra pagina evangelica dove si descrive Gesù nella casa di Betania: immagine scelta come icona del secondo anno del cammino sinodale.  Come Gesù, come Maria si sono posti in viaggio così la Chiesa non può stare ferma, deve stare tra la gente e così anche voi Ministri degli Infermi dovete stare accanto ai malati, per aiutare tutta la chiesa ad essere una madre che cura. 

Oggi si ha come la sensazione che il mondo non ha colto bene la lezione della pandemia:  si sta tornando a vivere come prima come se niente è successo, mentre la lezione è questa: tornare all’essenziale. La Chiesa deve avere il sapore della casa, dell’accoglienza della semplicità!  

Per far questo dobbiamo come Maria, come Elisabetta come Maria di Betania porci all’ascolto e all’accoglienza della Parola di Dio. Solo mettendosi ai piedi del Maestro potremmo vivere il nostro ministero senza gli affanni e le agitazioni di Marta. Il primato quindi della preghiera e dell’unione con il Signore fa si che portiamo frutto.

Ecco quindi le tre parole sintesi di questa festa della Madonna della Salute: Una strada, una casa, un orecchio. Questo è il messaggio, perché il nostro cuore possa essere sempre più riempito di Dio e traboccante di Lui potremmo servire come diceva San Camillo: con il cuore nelle mani!

Grazie don Angelo!



Saluto di benvenuto dal Vicario generale dell'Ordine Rev.do padre Gianfranco Lunardon



Rev.do Padre Pedro Tramontin Superiore generale 

S. Em.za Rev.ma Card. Angelo De Donatis













Preghiera davanti all'altare che custodisce il quadro della Madonna della Salute



da sinistra: Rev.do p. Gianfranco Lunardon, vicario generale; S. Em.za Card. Angelo De Donatis e Rev.do p. Pedro Tramontin Superiore generale dei Ministri degli Infermi

A continuazione la cena fraterna 

Il Card. De Donatis con la Superiora generale Madre Lurdes 
dell'Ancelle dell'Incarnazione (a destra) e il suo consiglio

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