Sabato 13 Ottobre 2024
Celebrazione eucaristica per rendere grazie a Dio per il dono della vita e vocazione della Rev.ma Madre Zelia Andrigheti, [30 settembre giorno del suo compleanno]
Presieduta da neo sacerdote padre Mariano Pio Servadei, insieme al nostro cappellano padre Beniamino Zoungrana, religiosi camilliani.
Anche abbiamo ricordato la ricorrenza dell'anniversario della canonizzazione di Madre Giuseppina Vannini, 13 ottobre 2019!
Era presente il Superiore della Provincia Siculo Napoletana fratel Carlo Mangione, che per l'occasione ha portato una reliquia del Cuore di San Camillo.
A continuazione l'omelia che potete scaricare il testo integrale su questo👉 LINK e anche sotto troverete il video
Omelia padre Mariano Pio Servadei, religioso camilliano della Provincia Siculo Napolitana
Veramente per accostarci a questa parola, se vogliamo davvero accoglierla nel nostro cuore, perché abbiamo ascoltato oggi che il Signore ci dice che la sua parola è viva, efficace, è tagliente come una spada, a doppio taglio.
Ecco, prima di poter accogliere questa parola, c'è un'esperienza che dobbiamo fare, fratelli e sorelle, un'esperienza che dobbiamo rivivere, che dobbiamo riportare agli occhi del nostro cuore. E qual è questa esperienza? Si sintetizza in una sola frase del Vangelo di oggi. “Gesù fissò lo sguardo su di lui e lo amò”.
Allora io desidererei che veramente tutti noi in questo istante richiamiamo alla mente il giorno, il momento in cui abbiamo sentito questo sguardo di Gesù che ci ha amato. E forse Lui ci ha guardato quando eravamo indegni del suo sguardo, forse quando eri nel peccato, quando ti sentivi debole, quando pensavi che la tua vita ormai era inutile, ti sentivi nella morte.
Proprio lì, in quel momento, Cristo ti ha amato e ti ama ancora, sempre. Oggi noi siamo radunati qui per rendere grazie, come dicevo prima, per il dono della vita di Madre Zelia. E il dono della vita, ogni vita, ha questa origine, da questo sguardo d'amore del Signore [. ..]
Reliquia del Cuore di San Camillo
Madre Zelia, padre Mariano, fratel Carlo e padre Beniamino
Festa in refettorio e nell'Auditorium
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