Salamanca Festa della Vigilia di Natale alla Residenza San Camillo

Festa della Vigilia di Natale alla Residenza di Salamanca

Nel cuore della magica atmosfera natalizia, la comunità delle sorelle della Residenza di Salamanca, Spagna, ha celebrato con grande gioia la Vigilia di Natale. Questo evento speciale ha visto il personale e le sorelle uniti in una celebrazione che riflette appieno la missione di amore e cura che caratterizza la loro opera.

La celebrazione è iniziata con la Santa Messa, abbellita da un meraviglioso allestimento floreale, reso possibile grazie alla generosità della signora Carmina e del suo compianto marito Don Miguel. Anche se Don Miguel ci ha lasciati pochi giorni prima del Natale, il suo spirito vive nel gesto d'affetto che ha dedicato al Bambino Gesù. Per tre anni consecutivi, egli aveva avuto il compito di selezionare i fiori per adornare la Cappella, un gesto che incarnava il vero senso del Natale: dare e condividere amore.

In un clima di convivialità e calore, il personale ha organizzato un’attività molto amata: il gioco dell’amico invisibile. I regali sono stati preparati con cura grazie all'aiuto di alcune famiglie, rendendo l'atmosfera ancora più festosa. I partecipanti hanno condiviso "las pastas", deliziosi dolci natalizi, rendendo il momento ancora più dolce e memorabile.

Un'altra bellissima notizia dalla Residenza è che il giornale online La Gaceta di Salamanca ha intervistato la residente più longeva, una giovane di 106 anni, che vive nella casa da tre anni e si sente molto felice. La sua testimonianza rappresenta un faro di speranza e gioia, e riafferma la missione delle sorelle: offrire non solo un luogo dove vivere, ma una vera e propria comunità in cui ogni persona è vista, ascoltata e amata.

La celebrazione della Vigilia di Natale alla Residenza di Salamanca è stata un momento di unione, solidarietà e riflessione, un vero e proprio esempio di come lo spirito natalizio possa illuminare anche i cuori più affaticati. Con gesti di carità e comunità, la missione delle sorelle continua a prosperare, portando gioia e amore a quanti ne hanno più bisogno.


A continuazione una nostra traduzione dell’articolo pubblicato sulla Gaceta de Salamanca del 25 dicembre 2024

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Le foto della signora Germana sono prese del sito online.

"Anche Melchiorre, Gaspare e Baldassarre passavano davanti alla casa di Germana Marcos quando lei era piccola, ma in modo diverso. Oggigiorno la maggior parte dei bambini desidera dispositivi elettronici, cellulari, console per videogiochi, videogiochi... Ma prima, durante l'infanzia delle generazioni precedenti, le aspettative erano ben diverse. Quindi un tempo i regali erano arance, fichi, castagne... e, con un pizzico di fortuna, anche una palla, delle macchinine o una bambola.

L'età non conta, basta chiedere a Germana, una delle residenti più anziane della residenza Figlie di San Camilo, che a 106 anni continua a vivere con entusiasmo l'arrivo del Natale nonostante abbia perso parte della vista e dell'udito e abbia bisogno di un deambulatore e una pompa per l'ossigeno.

Nella sua stanza, spicca un grande presepe, posto sul davanzale della finestra: "Quando ero piccola, trascorrevo queste giornate speciali a casa, con i miei genitori e i miei fratelli. "Adesso nella residenza", racconta Germana a LA GACETA mentre una delle suore le chiede "chi ha decorato la residenza": "È bellissima, ti avrei aiutato perché adoro fare i lavoretti", risponde ridendo.

«Il bambino non è ancora nella culla perché non è ancora nato», spiega indicando il grande presepe che domina la parte inferiore del centro residenziale.
Non sa esattamente se potrà mai pranzare o cenare con la sua famiglia, ma non è troppo preoccupata perché dice di vederli quasi tutti i giorni ed è molto felice: "Se resto qui ceneremo tutti insieme in una sala da pranzo e cantare canti natalizi", spiega.

Germana è nella residenza da poco più di un anno e dice che ripeterebbe la sua vita "così com'è stata": "Sono nata nel 1918. Mi sono sposata e ho vissuto a Madrid perché mio marito lavorava alla Banca di Spagna. Anche lì ero felice, ma non come nella mia terra natale. Rimanemmo nella capitale finché lui non fu assegnato a Salamanca, dove iniziai a lavorare con i miei fratelli.

Insieme gestirono un negozio di scarpe, 'Hijos de Mariano Marcos', in via San Justo, vicino al Gran Hotel, fino al pensionamento di lui: "Mio padre morì molto giovane e dovemmo andare a lavorare. Vendevamo soprattutto espadrillas per le persone più umili. A Natale le nostre vendite sono aumentate molto, anche se grazie a Dio abbiamo sempre avuto ottimi risultati. "Avevamo diversi negozi e un magazzino", spiega Germana.

Da piccola le piaceva andare a teatro, al cinema, ascoltare musica e ballare, lavorare a maglia, ricamare... «Andavo a ballare al Casinò di Salamanca». Oltre ai viaggi: “Sono stato in molti paesi, ma quelli che mi sono piaciuti di più sono stati l’Italia e la Francia”, racconta.

Ora è diventata un'amante delle soap opera televisive, adora andare a messa e non manca mai all'appuntamento settimanale dal parrucchiere: "Sono molto vanitosa, ma in più, se viene mia figlia e io non ci sono andata, mi sgrida Io, dice con un grande sorriso e indicando la sua maglietta a righe, mentre riceve i complimenti dal personale del centro.

Si definisce orgogliosamente una "donna di montagna". «Mio padre era di Linares de Riofrío e ho una casa lì. Ci andavo d'estate. Mi considero una ragazza di montagna. "Lì mi sono trovata molto bene", conclude Germana.

Foto La Gaceta online

Foto La Gaceta online

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